Nella lingua Dulegaya mola significa camicia o vestito, l’uso di ornare gli abiti con questa tecnica deriva dall’antica abitudine delle donne Guna di decorare il proprio corpo con disegni geometrici realizzati con colori naturali.
La mola è la parte principale dell’abito che le donne Guna portano ogni giorno. Il costume intero comprende: una coloratissima blusa (dulemor) a maniche corte arricchita da due molas, una sciarpa da testa (musue) rossa e gialla, un anello d’oro per il naso (olasu) e orecchini, collanine (wini) di perle di vetro per braccia e gambe, una gonna (saburet) stampata a disegni vistosi su fondo blu o nero.
Le molas vengono fatte rigorosamente a mano, impiegando anche un mese di tempo, sono opere d’arte, intagli preziosi nei diversi colori delle stoffe. Rappresentano animali, come delfini e tartarughe, uccelli, coccodrilli; piante medicinali e della foresta, oppure oggetti e scene della vita dei villaggi. Le donne Guna dicono che è un modo di raccontare la storia del popolo, le sue tradizioni e le sue leggende. Fin da piccole imparano a ricamare le molas per non perdere questa straordinaria tradizione che viene tramandata da decenni.